Dopo aver trascorso una parte considerevole del mio tempo qui, immerso nella vita notturna di Ibiza, ero convinto di aver sperimentato l'intero spettro di divertimento dell'isola. Dai super-club di fama mondiale ai soleggiati beach bar, avevo spuntato praticamente tutte le caselle della mia lista dei desideri di Ibiza.
Tuttavia, intrigato dai racconti di un'esperienza di clubbing più sofisticata, lontana dall'energia incessante delle vie principali di San Antonio e Playa d'en Bossa, non sapevo che l'Akasha, una gemma nascosta nel nord dell'isola, mi aspettava per essere scoperta.
Uno dei grandi della musica Progressive House, John Digweed, era tornato. Con un'opportunità così allettante da non lasciarsi sfuggire, io e il team ci siamo riuniti. Alla volta dell'Akasha, abbiamo attraversato l'isola fino al tranquillo villaggio di San Carlos per ascoltare un maestro artigiano in un ambiente intimo.
Alla scoperta dell'Akasha
Aspettandoci il pienone, siamo arrivati all'Akasha per le 01:00. Con nostra piacevole sorpresa, l'ingresso è stato rapido e senza intoppi, in netto contrasto con le code che spesso incontriamo altrove.
Come è evidente fin dall'arrivo, l'esperienza all'Akasha non ha nulla di tipico.
L'atmosfera accogliente, unita a una clientela decisamente più matura e con una maggiore cultura musicale, ha creato un vero e proprio senso di comunità della pista da ballo – una condizione forse non replicabile nei principali luoghi di party, con turisti che vanno e vengono ogni settimana?
Anche un rapido confronto dei prezzi delle bevande ha confermato le nostre impressioni iniziali: l'Akasha offre un'esperienza più conveniente per il portafoglio. L'acqua, la Hierbas e la birra hanno tutte un prezzo molto conveniente, ben al di sotto dei 10€ l'una. Anche se i prezzi spesso gonfiati di Ibiza sono ben documentati, non è una conclusione scontata.
Igor Marijuan, DJ d'apertura e direttore creativo dell'Akasha, si è posizionato alla consolle al centro della sala in stile Boiler Room, suonando una miscela magistrale di musica elettronica melodica. Il suo DJ set è stato un perfetto riscaldamento, che ha accompagnato dolcemente tutti i presenti nell'avventura musicale della serata.
La musica era amplificata dagli altoparlanti e dai subwoofer esagonali dell'Akasha, con un'emissione audio ricca e profonda. Anche se il club è piccolo, il suo sistema audio è tutt'altro che piccolo.
Ad arricchire l'esperienza, le proiezioni psichedeliche sulle pareti hanno trasformato lo spazio in un caleidoscopio di colori.
Poco prima del DJ set di Digweed, Igor ha lanciato una serie di brani euforici per accendere la folla. I nuovi brani dell'artista di Sydney mredrollo e di Ungaya, una collaborazione tra Reza e Lawrence Friend, hanno fatto salire i livelli di energia.
Nonostante la sua posizione isolata, a chilometri di distanza dai principali centri di divertimento di Ibiza, il club si è riempito rapidamente mentre ci avviavamo verso il DJ set di Digweed.
Alle 02:00 è arrivato John Digweed, che ha preso il posto di Igor mentre la folla acclamava e applaudiva. Lanciando il suo brano d'apertura, il boss di Bedrock ha dominato la scena con la sua presenza magnetica. In particolare, l'uso del cellulare era inesistente. Tutti erano completamente presi dalla musica.
Digweed ha iniziato piano, aumentando gradualmente l'energia con notevoli alti e bassi nel corso del DJ set. Il magistrale DJ ha navigato in un paesaggio musicale eterogeneo e le emozioni della folla lo hanno seguito.
Tra le varie tracce in evidenza c'era Fashion di Ohmme, che ha coinvolto la folla con il suo ritmo incalzante e le percussioni ad alta energia.
Il ritmo è diminuito momentaneamente, con Digweed che ha fatto girare il remix di Sébastien Léger di Pinie di Parra per Cuva, un altro groover ipnotico che ha suscitato brusio sulla pista da ballo.
Il DJ set è stato un viaggio emozionante attraverso vari filoni della musica elettronica underground, mescolando senza sforzo Afro, Acid, Deep e Progressive House.
Dopo aver visto Eric Prydz, Ben Böhmer e Ben Hemsley in alcuni dei club più grandi e famosi di Ibiza nell'ultimo mese, questa serata è sembrata un momento di chiusura del cerchio. Vedere uno dei creatori della Progressive House in un ambiente così affiatato è stato un modo speciale per concludere la mia estate.
Il lungo viaggio di ritorno verso il sud dell'isola è stato costellato da un'animata discussione sulla nostra serata e sull'Akasha in generale. Il consenso è stato unanime: un viaggio di ritorno era d'obbligo.
L'Akasha ha ridefinito le nostre aspettative sulla vita notturna di Ibiza, dimostrando che le esperienze eccezionali non richiedono necessariamente folle enormi o produzioni appariscenti. Al contrario, la sua miscela equilibrata di musica, atmosfera e dimensioni, unita al suo impegno per un suono di qualità, lo pone in una categoria a sé stante.
Gli appuntamenti con Sébastien Léger, Patrice Bäumel, Guy Mantzur, Dave Seaman, Matthias Meyer, Adam Ten e altri ancora devono ancora arrivare nella serie estiva dell'Akasha. I biglietti per tutti i prossimi party sono in vendita ora e disponibili qui in basso.
TESTO | di Luke Botting
