Non esistono icone più edonistiche dell'eroina della musica anni '80 Grace Jones. La modella, attrice e cantante di origine giamaicana ci ha onorato con la performance live migliore di sempre al Pacha, ospitata dalla serata Flower Power, fiore all'occhiello del club.
Emersa dalla famosa scena della discoteca Studio 54 di New York negli anni '70, è stato nel decennio degli anni '80 che Grace Jones si è affermata. Senza filtri, schietta e sempre vestita in modo audace, Grace Jones è l'epitome della diva del Pop.
Tuttavia, l'influenza innovativa di Grace Jones sulla cultura pop va oltre la sua immagine di celebrità glamour. Il suo stile androgino non è passato inosservato e ha posto delle domande sulla questione di genere dell'epoca, che la Jones ha affrontato con compostezza e disinvoltura, contribuendo a un più ampio cambiamento della società dell'epoca.
Senza ulteriori indugi e con le sue stesse parole... ecco a voi Grace!
Brani eseguiti da Grace Jones al Flower Power
Nightclubbing (1981)
Grace Jones arriva sul palco con un certo ritardo (non avremmo voluto che fosse altrimenti!) e l'apertura dello spettacolo sembra strizzare l'occhio all'iconico club che sta per comandare.
La rivisitazione del testo per cantare "nightclubbing at Pacha" suscita applausi entusiasti dalla pista da ballo che, come me, è diventata febbrilmente innamorata della star.
Eseguendo i suoi movimenti più belli con un bicchiere di rosso in mano e indossando un blazer nero di seta e tacchi vertiginosi, ecco il primo di una serie di cambi di costume di Grace Jones.
Private Life (1980)
Originariamente scritta da Christie Hyde, cantante dei Pretenders, si dice che anche la creatrice della canzone abbia definito la versione di Private Life di Grace Jones come quella che ha raggiunto il suo vero potenziale.
Introducendo toni del Reggae e della New Wave con i suoni rock della chitarra, abbinati all'illuminazione rossa e all'ondeggiare della folla, la canzone ci ha fatto sentire come se fossimo stati trasportati negli anni '80.
My Jamaican Guy (1982)
Un altro disco d'oro dall'archivio, Grace Jones dà tutta se stessa mentre calca il palcoscenico con grinta e grande sicurezza, creando momenti di contatto visivo con il pubblico.
Dopo l'entusiasmo iniziale per l'annuncio di un'artista così importante, a volte si possono avere delle riserve quando si sceglie di vedere personaggi di tale prestigio. Saranno all'altezza dell'alta considerazione in cui li teniamo? Potranno ancora esibirsi con la passione che speriamo di vedere come fan?
In momenti come questo, Grace Jones ha mostrato il dito medio a tutti questi dubbi.
I've Seen That Face Before (Libertango) (1981)
Un malinconico brano Disco downtown e downtempo con un sottofondo Reggae. Descrivendo la vita notturna parigina nell'affascinante testo, viene acclamato come uno dei più grandi lavori della Jones.
Ms Jones si presenta anche con il suo successivo costume, indossando il suo caratteristico abito nero con cappuccio, mettendo in mostra i suoi toni vocali bassi e il suo sensuale gergo francese.
Pull Up To The Bumper (1981)
Portando sulla pista da ballo del Pacha i suoni dell'epoca d'oro di New York, Grace Jones offre un'infusione di Disco con questo numero classico.
Con una reazione entusiastica del pubblico, Grace Jones indossa un costume stile cabaret sempre più favoloso, con un bouffant rosso intorno ai fianchi e una scintillante bombetta argentata, e incoraggia anche i più timidi a cantare il famoso motivo.
Slave To The Rhythm (1985)
Il gran finale di quella che è stata una serata da lista dei desideri, e non appena vedo Grace Jones prendere l'hula hoop e annunciarsi scherzosamente sul palco dicendo "cucù!", non ho dubbi che Slave To The Rhythm sia la chiusura del sipario.
Mettendo in mostra un'impressionante movimento dei fianchi, Grace Jones fa l'hula hoop per tutta la durata della canzone, senza mai perdere un colpo o sbagliare una nota vocale. Davvero, come fa? Una dea in tutti i sensi.
In effetti, l'unico brano che non rientra nel suo programma anni '80 è Williams Blood del 2008. Inchinandosi davanti a un mare di applausi, Grace Jones ha lasciato il palco dichiarando il suo amore per Ibiza e per la notte che abbiamo condiviso insieme. Spero solo che continui a scatenarsi come ai bei vecchi tempi.
Il DJ resident Bora Uzer è poi andato alla consolle e ha mantenuto viva l'energia del party con una carrellata di remix dei classici della dance attraverso i decenni.
L'ingresso nel 2024 con una totale rielaborazione musicale si sta rivelando una mossa vincente per Flower Power, il party di Ibiza all'insegna dello spirito libero.
PA live unici, come quello di Grace Jones, e un vivace mix di DJ emergenti e veterani della House e della Disco sembrano portare il Flower Power sul radar di una nuova generazione. Se questo è stato un pezzo della tua storia, Róisín Murphy si esibisce nella penultima data del 28 settembre.
La rigogliosa fioritura estiva del Flower Power continua ogni sabato con una raccolta di talenti della musica ingaggiati ogni settimana da ora fino all'inizio di ottobre. Scegli le tue line-up settimanali e trova i biglietti qui in basso.
FOTO | di Raul Sanchez
