I ristoranti con stelle Michelin, o che aspirano ad entrare in questo illustre pantheon, hanno una caratteristica comune: tutti raccontano una storia con la loro cucina. Un menù degustazione ai tavoli più importanti di solito prevede un viaggio personale, scritto dal capo chef, che racconta tutto sul suo carattere, sulle sue esperienze passate e sulla sua filosofia gastronomica.
Per il 1742 Nassau Group & Edwin Vinke, la narrazione è una storia d'amore. Amore per il patrimonio agricolo di Ibiza, celebrazione dei prodotti e dei produttori sostenibili dell'isola e, soprattutto, amore per i frutti del mare.
Già proprietario di un ristorante con 2 stelle Michelin, il De Kromme Watergang, a livello del mare e protetto tra i polder e le dighe della sua patria di origine, i Paesi Bassi, il capo chef Edwin Vinke è un uomo che ha a cuore il mare, come dimostrano anche i tatuaggi di pesci e frutti di mare che adornano gran parte del suo corpo.
Trasferirsi su un'isola del Mediterraneo è stato un passo naturale per Edwin, e la sua collaborazione con uno dei brand più importanti nel settore dell'ospitalità di Ibiza, il Nassau Group, si è rivelata un grande successo.
C'è così tanto da scoprire in una visita al 1742 che è difficile raccontare tutti i dettagli in un solo articolo. All'inizio della stagione, siamo stati invitati all'evento ufficiale di inaugurazione di questo maestoso locale. In quell'occasione, non siamo riusciti a descrivere la cucina nel dettaglio. Per questo motivo, per motivi di brevità ora, ti rimandiamo a quell'articolo per conoscere i retroscena del locale a corredo della descrizione del menù di questo articolo.
Con soli 36 posti a sedere, l'esperienza del 1742 è un affare esclusivo e la prenotazione, con almeno 2 giorni di preavviso, è essenziale. In cambio, sarai ricompensato con un'esperienza audiovisiva-gustativa senza precedenti.
I commensali vengono accolti da un flusso di luci, immagini e musica attentamente selezionati per completare la performance che coinvolge il palato.
I visual colorati e funky proiettati sulle pareti sono un importante punto di riferimento per ogni portata. Immagini marine, tra cui fenicotteri, pesci, tartarughe, gamberi e meduse, accompagnano le portate a base di pesce, mentre le scene diventano pastorali, scivolando sopra i mandorleti e la ricca terra rossa degli altopiani di Ibiza, quando vengono presentati i piatti di carne.
Anche la colonna sonora si evolve durante il pasto, variando dalla musica Classica al Flamenco al Pop. Inoltre, c'è sempre una straordinaria performance dal vivo da attendere con ansia. Questa sera siamo stati deliziati da un duetto da brivido di due soprani che si sono unite nel classico lirico di Andrea Bocelli "Con Te Partirò".
Amuse
La prima portata è iniziata con una sequenza di quattro amuse bouche, serviti in tutta la struttura, dalla grande hall di ingresso, passando per la cucina a vista fino alla terrazza panoramica che ti lascia senza fiato.
La cosa più sorprendente è stato un cucchiaio di Tartar de Sandía (tartare di anguria), servita personalmente dal rinomato chef del ristorante, che invitava i commensali a indovinarne l'origine. Anguria cotta al forno per una notte e poi nuovamente immersa nell'acqua di mare: questo piccolo e impressionante boccone è una metafora della complessità dei piatti che ti aspettano.
Evidentemente, Edwin ama sovvertire le aspettative, infatti, nei sette capitoli successivi ci sono stati molti raffinati colpi di scena.
Due parole sui vini. Anche se non abbiamo optato per l'abbinamento completo dei vini, le selezioni della casa, provenienti dalla vasta bodega del 1742, sono state all'altezza della situazione. Il bianco scelto è stato un Albert Bichot Chablis. Leggero, fruttato e fresco, ha equilibrato perfettamente la salinità delle numerose portate di pesce che sono seguite.
Verdure di Ibiza
Una volta seduti, lo spettacolo principale è iniziato con una selezione di tapas che hanno messo in mostra i migliori prodotti di Ibiza, provenienti dalla più grande fattoria biologica dell'isola, Terra Masía, e qui utilizzati in modo davvero creativo.
Per prima cosa, un Clear Gazpacho intensamente acidulo, con una nota decisamente agrumata.
La speciale Smokey Carrot dello chef (carota affumicata) è stata essiccata e affumicata, creando un sapore e una consistenza simili a quelli di una salsiccia, e servita con kimchi dolce, aspro e piccante per una delizia inaspettatamente saporita.
Un delicato tortino di peperoni Padrón con salsa Romesco aveva un tocco piacevolmente piccante, ricordandoci come erano i peperoni Padrón di una volta.
Frutti del Mare di Zelanda
Lo chef Edwin ci ha riportato nella sua terra d'origine con un tris di crostacei del Mare del Nord. Ognuno di essi è stato trattato con una tale delicatezza da risultare sorprendentemente dolce e tenero.
Deliziose ostriche olandesi, marinate delicatamente in un cocktail Margarita miscelato con cetriolo, triple sec e lime.
La Tartare di Cannolicchi era straordinariamente vellutata e burrosa, mentre l'aggiunta di fiori commestibili era più che una semplice decorazione.
La zuppa tailandese Tom Ka, piccante e agrumata, preparata con deliziose cozze, si era fatta notare la prima volta che siamo venuti qui e resta una delle nostre preferite.
Rivisitazione della Pomme de Terre Moscovite
La rivisitazione di Edwin del classico francese "Pomme de Terre Moscovite" prevede minuscole patate novelle cotte in acqua di mare, condite con storione, caviale belga, mousse di verbena e alghe croccanti.
Questa delizia salata è stata accompagnata da un'esclusiva "coppa per il naso", pensata per inalare il bouquet di un brodo giapponese contenente storione alla griglia e olio di sesamo nero.
Pesce Rotja
Le luci d'atmosfera sono diventate di una tonalità appropriatamente cremisi quando è stato servito il pesce Rotja.
Questo scorfano rosso pescato localmente, con salsa di carciofi e sciroppo d'arancia, abbinato a un lungo cucchiaio di spuma di dragoncello contenente fegato di pesce e ajo blanco (gazpacho all'aglio bianco) ha preso vita nella bocca con un'esplosione di calore dovuta alla salsa all'aglio.
Camarones
Succulenti e saporiti gamberi di Ibiza presentati in due modi, con visual caleidoscopici di gamberi ad hoc!
Il primo modo era una bisque decisamente ristretta e una bianca e dolce schiuma di latte di cocco. L'altro era semplicemente condito con sale marino e servito con maionese di zucchine e olive.
Dopo aver pulito il palato con un rinfrescante Sorbetto al Mojito, siamo passati al vino rosso in previsione della portata di carne.
Per accompagnare la carne, è stato scelto un bicchiere di Rueda, scuro e legnoso, proveniente dal nord della Spagna: un Valduero Una Cepa del 2018, abbastanza audace da affrontare il ricco filetto di manzo.
Cabra
Purtroppo, a causa di difficoltà stagionali di approvvigionamento, il piatto di Cabra (capra) è stato sostituito da un filetto di manzo affumicato proveniente dalla Galizia. Tuttavia, il filetto si è rivelato un sostituto adeguato, mentre i sapori del Levante si sono confermati con un'insalata di couscous, baba ganoush, purea di pomodori e note di spezie del Marocco.
Es Vedrà
Il finale è stato spettacolare! Una replica in scala perfetta dell'ipnotica roccia di Es Vedrà, modellata con cioccolato, mousse e meringa e accompagnata da un wafer al caramello salato, gelato e insalata di finocchi. Abbinato a un bicchierino del nostro digestivo preferito, Hierbas Ibicencas, e alle suggestive proiezioni di Es Vedrà, è stato un vero e proprio capolavoro di magia!
Il menù del 1742 serve onde su onde di sapori e consistenze imprevedibili, mentre Edwin e il suo team si sforzano di creare sensazioni nuove e stimolanti. Ci vuole la maggior parte del viaggio di ritorno lungo le strette strade del Centro Storico di Ibiza per contestualizzare il tutto.
L'effetto è edificante – con tante immagini e sapori piacevoli che turbinano nella mente. Nel loro insieme, si cristallizzano in sorrisi soddisfatti e in saluti amichevoli mentre ci congediamo dal nostro autista. È chiaro che tutti noi amiamo il 1742!
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